La Casa d’arte racchiude ben 3000 opere dell’artista trentino Fortunato Depero che la fondò nel 1957 in accordo con la moglie Rosetta Amadori. Il luogo prescelto fu la loro casa situata nel centro storico di Rovereto. L’edificio si sviluppa su tre piani ed è poco distante dal Museo di Arte moderna e contemporanea, il MART, che in questi anni ha reso famosa Rovereto anche a livello internazionale.
Di dimensioni ridotte la Casa d'arte futurista Depero espone una quantità di opere
sufficienti ad allestire un museo di doppia metratura. Oltre per la quantità delle opere
si rimane affascinati dalla versatilità dell'artista. Personaggio poliedrico e di multiforme creatività realizzò lavori variegati dall’interior design alla scenografia, dalla pittura alla propaganda, dalla realizzazione di marionette e giocattoli a numerosi arazzi. Le dimensioni ridotte del museo dunque sottolineano l'originalità di Depero poiché pongono in uno spazio ridotto opere di diversa fattura, in tal modo viene risaltata immediatamente la versatilità
e la multiculturalità dell'artista.
Dei tre piani presenti nella Casa d'arte futurista Depero solo il primo venne realizzato dall'artista. I due piani restanti furono recuperati grazie a un restauro in anni più recenti ad opera dell'architetto Renato Rizzi. La diversa datazione di questi ultimi livelli si percepisce automaticamente poiché, in essi, le pareti sono più elevate, le stanze più ampie e di conseguenza l'illuminazione è più intensa. I piani superiori del museo dunque risultano avere un allestimento molto moderno a confronto del primo piano progettato da Depero stesso.
La diversa ampiezza delle sale coincide con le dimensioni delle opere artistiche. Il primo piano ospita le esposizioni permanenti denominate "Eco della Stampa" e "Sala Rovereto"
in cui vengono esposti, in magnifiche vetrine lignee, manifesti, libri e documenti futuristi.
Nei piani successivi vengono presentate a rotazione opere di maggiori dimensioni come dipinti, tarsie in panno e giocattoli. Per questo motivo durante la visita si percepisce un aumento della forza grafica delle opere dell'artista. Questa sensazione non è data dall'opera
in sé ma dalla sua collocazione. La presenza di ampie pareti bianche carica di energia l'oggetto enfatizzando il forte dinamismo tipico delle opere di Depero.
Quando si entra nella Casa d’arte Depero si respira immediatamente il clima culturale
del Futurismo sia per lo spazio dato agli scritti autografi di Tommaso Marinetti che ne richiamano la poetica e lo spirito artistico delle avanguardie, che per la presenza di oggetti stravaganti che scatenano emozioni tra le più varie. Nella prima sala "Eco della stampa" Depero decise di raggruppare documenti e testimonianze del futurismo italiano. In essa
è possibile ammirare il libro imbullonato “Depero futurista” del 1927 e molti altri esempi
di tipografia espressiva come le “tavole parolibere". Pur essendo opere artistiche di fama internazionale esse non adombrano le successive sale. Difatti qualsiasi oggetto all'interno della mostra sembra avere la stessa forza espressiva che si parli di un'illustrazione per G. Clavel o di pupazzi e marionette o di arazzi di grandi dimensioni.
Il museo può essere considerato un museo monografico, riesce a dare un'idea completa
della figura dell'artista e inoltre grazie alle opere di Depero ci si sente trasportati in un mondo poetico, dinamico e fortemente iconico. La Casa si presta ad accogliere artisti, cultori d’arte ma anche profani, persone curiose e di tutte le età, dai bambini agli anziani perché la creatività e in generale l’arte di costruire è il filo conduttore del Museo in grado di attirare attenzione ed entusiasmo nei visitatori di tutte le età.
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Sala Rovereto, primo piano |
Di dimensioni ridotte la Casa d'arte futurista Depero espone una quantità di opere
sufficienti ad allestire un museo di doppia metratura. Oltre per la quantità delle opere
si rimane affascinati dalla versatilità dell'artista. Personaggio poliedrico e di multiforme creatività realizzò lavori variegati dall’interior design alla scenografia, dalla pittura alla propaganda, dalla realizzazione di marionette e giocattoli a numerosi arazzi. Le dimensioni ridotte del museo dunque sottolineano l'originalità di Depero poiché pongono in uno spazio ridotto opere di diversa fattura, in tal modo viene risaltata immediatamente la versatilità
e la multiculturalità dell'artista.
Dei tre piani presenti nella Casa d'arte futurista Depero solo il primo venne realizzato dall'artista. I due piani restanti furono recuperati grazie a un restauro in anni più recenti ad opera dell'architetto Renato Rizzi. La diversa datazione di questi ultimi livelli si percepisce automaticamente poiché, in essi, le pareti sono più elevate, le stanze più ampie e di conseguenza l'illuminazione è più intensa. I piani superiori del museo dunque risultano avere un allestimento molto moderno a confronto del primo piano progettato da Depero stesso.
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Sala "Eco della stampa", primo piano |
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Sala 5 e 6, secondo piano |
La diversa ampiezza delle sale coincide con le dimensioni delle opere artistiche. Il primo piano ospita le esposizioni permanenti denominate "Eco della Stampa" e "Sala Rovereto"
in cui vengono esposti, in magnifiche vetrine lignee, manifesti, libri e documenti futuristi.
Nei piani successivi vengono presentate a rotazione opere di maggiori dimensioni come dipinti, tarsie in panno e giocattoli. Per questo motivo durante la visita si percepisce un aumento della forza grafica delle opere dell'artista. Questa sensazione non è data dall'opera
in sé ma dalla sua collocazione. La presenza di ampie pareti bianche carica di energia l'oggetto enfatizzando il forte dinamismo tipico delle opere di Depero.
Quando si entra nella Casa d’arte Depero si respira immediatamente il clima culturale
del Futurismo sia per lo spazio dato agli scritti autografi di Tommaso Marinetti che ne richiamano la poetica e lo spirito artistico delle avanguardie, che per la presenza di oggetti stravaganti che scatenano emozioni tra le più varie. Nella prima sala "Eco della stampa" Depero decise di raggruppare documenti e testimonianze del futurismo italiano. In essa
è possibile ammirare il libro imbullonato “Depero futurista” del 1927 e molti altri esempi
di tipografia espressiva come le “tavole parolibere". Pur essendo opere artistiche di fama internazionale esse non adombrano le successive sale. Difatti qualsiasi oggetto all'interno della mostra sembra avere la stessa forza espressiva che si parli di un'illustrazione per G. Clavel o di pupazzi e marionette o di arazzi di grandi dimensioni.
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Illustrazione per G. Clavel |
Il museo può essere considerato un museo monografico, riesce a dare un'idea completa
della figura dell'artista e inoltre grazie alle opere di Depero ci si sente trasportati in un mondo poetico, dinamico e fortemente iconico. La Casa si presta ad accogliere artisti, cultori d’arte ma anche profani, persone curiose e di tutte le età, dai bambini agli anziani perché la creatività e in generale l’arte di costruire è il filo conduttore del Museo in grado di attirare attenzione ed entusiasmo nei visitatori di tutte le età.
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Marionette Depero |
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